Non c'è servo a cui Allah affidi la responsabilità di un gruppo di persone, e che muoia tradendo la sua responsabilità (nei loro confronti), senza che Allah non gli proibisca il Paradiso

Non c'è servo a cui Allah affidi la responsabilità di un gruppo di persone, e che muoia tradendo la sua responsabilità (nei loro confronti), senza che Allah non gli proibisca il Paradiso

Ma'qil Ibn Yasar Al-Muzani (رضي الله عنه) riferì di aver sentito il Messaggero di Allah ﷺ dire: "Non c'è servo a cui Allah affidi la responsabilità di un gruppo di persone, e che muoia tradendo la sua responsabilità (nei loro confronti), senza che Allah non gli proibisca il Paradiso".

[Autentico (şaĥīĥ)] [Di comune accordo (Al-Buḵārƴ e Muslim)]

الشرح

Il Profeta ﷺ ha informato che ogni individuo che Allah l'Altissimo ha prescelto come autorità e responsabile verso delle persone, che sia un'autorità pubblica come un regnante, o un'autorità ristretta come quella dell'uomo e della donna nella loro abitazione; se costui trascura l'adempimento ai diritti di queste persone, tradendo la sua responsabilità nei loro confronti e facendo mancare il buon consiglio, ledendo così i loro diritti religiosi e mondani, costui avrà meritato questa severa punizione.

فوائد الحديث

Questa minaccia non si applica solo al comandante supremo e ai suoi vice, ma è generale per tutti coloro a cui Allah affida una responsabilità su un gruppo di persone.

È un obbligo, per chiunque sia responsabile di qualcosa inerente agli affari dei musulmani, rivolgere loro il consiglio ed impegnarsi nell'adempimento della sua responsabilità, facendo attenzione a venire meno ad essa.

L'enorme onere della responsabilità di coloro che si assumono la tutela di un gruppo di persone, che sia ristretta o generale, grande o piccola.

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La politica fondata sulla sharia